L’ALBERGO! QUALCHE CONSIGLIO

Ecco un aspetto molto importante per chi viaggia con il proprio amato felino: la sistemazione in albergo. Anzitutto prima di prenotare in una struttura che ammette animali CHIEDETE SEMPRE se accettano gatti. Non è scontato, anzi. E comprensibilmente. A differenza dei cani, i gatti possono farsi le unghie sulla tappezzeria, sulle sedie, sui tappeti e divani. Potrebbero danneggiare la camera… anche se ora vi racconterò come convinco Dana a non distruggere la camera. Andiamo per gradi: ora butterò giù una lista delle cose che ci portiamo dietro. Per quanto i gatti possano essere indipendenti e poco impegnativo a casa, a differenza dei cani, hanno bisogno di un bel po’ di cose. Ecco qualche suggerimento: lettiera (comode sono quelle da viaggio che si piegano) Sabbia (Dana usa quella biodegradabile gestibile direttamente nel wc: è più leggera ed è più comoda da gestire!) Paletta per raccogliere la roba santa, una scopetta/spazzola per il pavimento e una paletta per raccogliere eventualmente la sabbietta che il gatto si “porta dietro” 3 ciotole: acqua, umido e crocchette Pannoli per fare da base sia alla lettiera che alla zona cibo. In questo modo il pavimento non si sporcherà. Acqua potabile ( non tutti gli hotel hanno a disposizione acqua potabile) Crocchette Umido Snacks (utili per chi soffre un po’ i luoghi nuovi… un po’ di coccole di questo tipo non fanno male) Una coperta o telo da appoggiare sul letto per evitare di sporcare il copriletto Giochi (quelli che usa abitualmente a casa) Ecco questo è quello che ci portiamo. Come vedete qua ci serve una valigia a parte solo per lei 😂🙈 Accettiamo consigli su cosa modificare, togliere o aggiungere! Vi lascio qui il link all’articolo in cui vi raccontiamo cosa mettiamo in valigia prima di affrontare un viaggio: VIAGGIARE CON IL GATTO: COSA PORTARE? Grazie come sempre di seguirci e ci auguriamo di essere nel nostro piccolo utili per agevolare l’organizzazione dei vostri spostamenti con gli amato aMici pelosi. Un forte abbraccio, -CatressEye-  

CIVITAVECCHIA, TRA MARE E TEATRO!

BREVE SOGGIORNO A CIVITAVECCHIA TRA LAVORO E PIACERE … SEMPRE IN COMPAGNIA DI DANA! Precedente Successivo Civitavecchia è un comune della città metropolitana di Roma Capitale, si affaccia sul mar Tirreno. Di origine etrusca, è uno dei porti più importanti del nostro paese in termini di marineria e commercio. La città è ricca di storia, cultura e luoghi affascinanti. Visto il poco tempo a disposizione, non siamo riuscite a visitarla in lungo e in largo ma posso consigliarvi quello che abbiamo visto e quello che ci hanno consigliato: il mare, soprattutto al tramonto. La Fortezza Michelangelo Il porto storico Terme Taurine o di Traiano La Cattedrale di San Francesco d’Assisi Il centro storico (una chicca!) www.comune.civitavecchia.rm.it DANA E IL MARE #2 Purtroppo era molto ventilato anche qui, i rumori molto forti e Dana non ha apprezzato particolarmente lo spettacolare tramonto che illuminava magicamente il paesaggio. Precedente Successivo TEATRO NUOVO SALA GASSMAN È qui che stiamo provando lo spettacolo L’Estate di San Lorenzo, scritto e diretto da Enrico Maria Falconi, con Enrico Maria Falconi, Ester Botta, Stefano e Claudio Scaramuzzino, Ramona Gargano e la sottoscritta. Questo teatro è una perla per vari motivi: la passione genuina e pura di  tutta la squadra di Blue In The Face, l’Associazione Culturale che gestisce questa scatola magica, la sua posizione (è a due passi, ma proprio due, dal mare), gli spettacoli di qualità proposti in cartellone  e i corsi di formazione attoriale. Qui potete trovare un po’ di informazioni sull’Associazione e sulle attività: www.blueintheface.net/produzione.html Precedente Successivo DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO A CIVITAVECCHIA  Dopo qualche ricerca di strutture che ospitassero anche gatti, mi sono imbattuta in Villa Susanna. Ottimo rapporto qualità prezzo, camera super pulita e molto grande dove Dana poteva scorrazzare con i suoi giochini. La signora che lo gestisce è puntualissima, gentile e solare. Si trova in via Giacinto Bruzzesi ed è a 15 minuti circa a piedi dal mare. Solitamente quando trovò una struttura che mi ispira e che accetta anche animali, chiamo sempre per specificare la presenza di una gatta.. non di un cane, perché spesso fanno differenza (capisco anche eh); ma la signora si è dimostrata subito carina e sorridendo ha detto: “noi non facciamo differenze”. Meraviglia!  http://www.susannabedandbreakfast.com/home-992.html Precedente Successivo Mi sento di consigliare La Taverna del Moro, situato nel centro storico di Civitavecchia. Questo ristorante offre baccalà e altre specialità tradizionali a base di pesce. Ho mangiato da dea! Pesce strepitoso, vino delizioso e dolce eccezionale. https://www.ristorantetavernadelmoro.com Che dire, soggiorno breve ma intenso!  Ovviamente se avete dei consigli su cosa altro visitare a Civitavecchia, scrivete pure nei commenti!   Un abbraccio e alla prossima avventura! -CatressEye-

ALLA SCOPERTA DEL MARE DI LIGNANO E … DI HEMINGWAY!

“Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore” Ernest Hemingway LIGNANO RIVIERA Precedente Successivo Ho scelto di fare una breve escursione fuori porta al mare. Perché Lignano? La spiegazione è semplice! In questa località ho trascorso tutte le estati della mia infanzia e adolescenza e per questo ne sono molto affezionata. In più, sentendola familiare, ho voluto provare a portarci Dana. Lignano Riviera è una frazione della città di Lignano Sabbiadoro. Ci troviamo nel Friuli Venezia Giulia, nella provincia di Udine. È considerata la parte più tranquilla di Lignano ed è solitamente consigliata alle famiglie o a chi preferisce evitare la folla di giovani che trascorrono vivacemente l’estate al mare. Ovviamente è situata sul mare a due passi dal Tagliamento e alla sua foce si trova anche una zona libera per chi ama andare al mare con il proprio cane. Ma questo, se pur bellissimo, non ci riguarda. Non potrei mai nemmeno lontanamente pensare di portare la mia gatta tutto il giorno sulla spiaggia. Sarebbe folle. Inoltre, sempre a Riviera, ci sono diversi stabilimenti per soli umani e una zona attrezzata per cani, Spiaggia di Duke, anch’essa vicino alla foce del fiume, che offre diversi servizi, come ombrelloni, servizi igienici e docce. Lignano in generale è molto animata in estate, mentre durante le altre stagioni è più tranquilla e poco frequentata ed è proprio in questo periodo che questo luogo mi affascina. Il suono del mare è l’unica musica che si riesce a sentire. Non è meraviglioso? Torniamo a noi. IL GATTO SULLA SPIAGGIA: SI O NO? Premetto che non è alta stagione e c’era davvero poca gente e ben distanziata, visto il periodo COVID-19, quindi teoricamente la situazione avrebbe potuto essere ideale per Dana… MA. C’era molto vento e il mare era molto agitato. All’inizio lei non vedeva l’ora di uscire dallo zaino per capire dove si trovasse, così, non appena arrivate vicino al bagnasciuga, ho steso l’asciugamano, non senza fatica per le raffiche che si divertivano a spostare prontamente gli angoli. Ho voluto stendere il telo perché non volevo che Dana appoggiasse subito le zampe sulla sabbia, avevo paura si spaventasse o la annusasse di colpo e respirarne qualche granello.  Quindi la soluzione migliore mi sembrava quella di “un passo alla volta”.  Inginocchiata, ho aperto lo zaino. Dana si è affacciata e subito si è infilata sotto il mento, come per cercare protezione. L’ambiente era troppo vasto, aperto e i rumori del vento e delle onde troppo forti. Ci ha impiegato un po’ per abituarsi, ma non ho voluto forzare. Non era serena. Quindi dopo un po’ abbiamo deciso di tornare indietro. PERSONALI CONSIDERAZIONI Probabilmente vi chiederete “ma che articolo è? Non ci hai detto niente, non è stata una bella avventura, non hai un granché da raccontare”. Forse. Ma una cosa è sicura. Mi piace l’idea di far capire a tutti i “padroni” di gatti che bisogna rispettare i tempi, i limiti e le paure. Fare qualche passo indietro per la loro serenità. Con Dana non ho voluto forzare la mano, perché se decidi di vivere con un altro essere e soprattutto se questo essere è sotto la tua responsabilità e protezione, è un dovere far in modo che vivano felici e non al nostro servizio.  Purtroppo vedo tanti video e foto dove gli animali da compagnia vengono scimmiottati e ridicolizzati o, ancor peggio, “maltrattati” per fare questo o quel video carino acchiappa likes.  Questo, a mio modo di vedere, non è amore. Scritta la filippica, credo che riproverò a portare Dana al mare in una giornata tranquilla, dove la spiaggia non è troppo grande, con il mare calmo e in assenza di vento. Poi se anche in quel caso non starà bene, opteremo per altre destinazioni.  PARCO HEMINGWAY Questo bellissimo parco è situato a Lignano Pineta, un’altra frazione della città di Lign ano Sabbiadoro (UD) ed è dedicato allo scrittore Hemingway, il quale trascorse diversi soggiorni proprio in questa località. Inoltre una parte di questo gioiello è dedicata proprio a lui, attraverso mostre fotografiche permanenti.  Il Parco Hemingway offre molte attrattive, come ad esempio un percorso fitness attrezzato all’aperto, un’area dedicata agli eventi live e parco giochi per i bimbi.  QUANTO CI PIACE IL GATTARO ERNEST HEMINGWAY! Ebbene si, il Premio Nobel Hemingway era un vero gattaro e si dice ne avesse avuti circa 150!  Era affascinato dai gatti a sei dita, un amore, questo, nato attraverso l’incontro con Biancaneve, una gattina polidattile regalatagli da un capitano di Marina.  Questa gatta speciale era amatissima dallo scrittore e visse nella sua casa a Key west, in Florida, diventando mamma e nonna di tantissimi gatti, trasmettendo ad alcuni di loro la sua caratteristica. Il signor Hemingway amava circondarsi di felini anche quando lavorava e assegnava loro nomi di colleghi, di personaggi famosi, ma anche fantasiosi. Qualche esempio? Ava Gardner, Marilyn Monroe, James Joyce…  Quando lo scrittore si trasferì a Cuba, non volle rinunciare alla compagnia dei felini.  Il suo era un amore totale, fatto di affetto incondizionato e rispetto. Inoltre ammirava l’anima del gatto, il suo modo di essere e vivere la vita: “I gatti dimostrano di avere un’assoluta onestà emotiva. Gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no.” Ernest Hemingway Non è splendida e vera questa considerazione? Si dice ne avesse più di 50 … Oggi alcuni discendenti di Biancaneve sono ancora vivi e circa la metà di essi sono polidattili! Si trovano nel THE ERNEST HEMINGWAY HOME AND MUSEUM, al numero 907 di Whitehead Street, una delle principali mete turistiche della zona! DOVE MANGIARE Precedente Successivo Al ritorno verso Trieste ci siamo fermate in un ristorante “Alle Griglie”. Rapporto qualità – prezzo ottimo. La carne era eccellente, il vino sfuso sublime, i dolci pazzeschi e il personale di una gentilezza e solarità disarmanti! Qui si può mangiare sia carne che pesce e propone una buona varietà di piatti tradizionali. Insomma, consigliatissimo! Si trova in via

NATURA A TRIESTE: LA VAL ROSANDRA

Precedente Successivo La Val Rosandra è una riserva naturale situata a pochi chilometri da Trieste, un vero tesoro della natura! Il fiume che incide la valle, il torrente Rosandra, dona vita alla vegetazione e alla fauna. Tante le specie animali che si possono incontrare, dai cervi alle capre che passeggiano beate sui crostoni. Si tratta di un paesaggio tipicamente carsico, con ghiaioni, boschi e pareti rocciose, ma la caratteristica a renderlo speciale è proprio la presenza del fiume, che nel suo corso forma diverse pozze. Una volta addentrati nella riserva, si prova la sensazione di camminare in un vero e proprio paradiso. FERMATE CONSIGLIATE Consiglio vivamente di raggiungere alcuni luoghi mozzafiato: L’antico acquedotto romano costruito nel II secolo a.C., situato proprio all’ingresso della Riserva, che assicurava acqua alla città di Trieste l’antica chiesetta Santa Maria di Siaris, da cui si può osservare il panorama carsico. Amo fare una pausa seduta ai suoi piedi, anche perché solitamente è una zona molto tranquilla e Dana può stare fuori dallo zaino La cascata, alta circa 35 metri, non è molto difficile da raggiungere. Potete trovare informazioni sulla Val Rosandra qui: http://www.riservavalrosandra-glinscica.it/it DOVE MANGIARE  Prima di andare in mezzo alla natura ci siamo fermate in BAR ROSANDRA, situata sulla piazza di Bagnoli, paesino che attraversiamo per raggiungere la Valle. In questo locale potete gustare un buonissimo caffè (vi consiglio il tipico capo in b triestino, quello che sto bevendo nell’immagine), sandwich, primi, secondi e buonissimo gelato! Per non parlare delle polpette, melanzane e zucchine impanate… una vera leccornia. Ultima caratteristica, ma forse quella più importante, è la gentilezza e la simpatia del personale. Insomma, consigliato! Naturalmente c’è anche il RIFUGIO PREMUDA, che incontrate proprio all’inizio della Riserva. È il rifugio più basso d’Italia, perché a poche decine dimetri sul livello del mare. Qui si possono mangiare le specialità tipiche della zona, come per esempio la jota, gnocchi col cinghiale, stinco di maiale, selvaggina e tanto altro, ma dato il periodo COVID, per il momento è chiuso. Comunque consigliassimo anche il Rifugio, sia per la qualità del cibo che per la solarità dei ragazzi che lo gestiscono! Consiglio spassionato: pranzo in Rifugio e aperitivo finale in Bar Rosandra. Meglio di così! DANA LA TEMERARIA Lei è stata a dir poco spettacolare. Durante la camminata lei stava nello zaino ed ogni tanto miagolava. Ma come darle torto! È sempre una condizione innaturale per un gatto. Quando ap rivo lo zaino subito si metteva ad esplorare, a giocare con gli insetti e con le foglie. Un po’ ha anche camminato con me, ma ero troppo preoccupata per i cani, che spesso scorrazza no sciolti senza guinzaglio. Farla rientrare nello zaino per il ritorno è sempre un piccolo dramma. Ma lo supereremo. Quindi, per chi volesse andare nella Val Rosandra con un gatto, occhio ai cani! Per il resto.. una meraviglia!   EQUIPAGGIAMENTO La Val Rosandra si trova vicino a casa, quindi non abbiamo portato un granché; diciamo che mi sono attenuta all’equipaggiamento dell’articolo precedente ESCURSIONI CON IL GATTO: COME PREPARARSI? Alla prossima passeggiata! -CatressEye-

ESCURSIONI CON IL GATTO: COME PREPARARSI?

Finalmente si potrà fare qualche escursione.  Stiamo scalpitando!  Vogliamo trovarci preparate, così ci stiamo allenando. Come? Uscendo e orbitando intorno alla nostra abitazione. Dopo più di due mesi a casa finalmente la prima uscita insieme. Potendoci muovere solo a piedi abbiamo fatto una camminata vicino casa. Volevo raggiungere un luogo che frequentavo durante la mia infanzia, una collina e una vecchia ferrovia. Un luogo per me magico e custode di meravigliosi ricordi. Purtroppo però il sentiero che conoscevo per arrivarci è completamente scomparso sotto cespugli e arbusti cresciuti nel tempo, così ci siamo fermate prima. Prima di uscire abbiamo preparato tutto quello che ci serviva; in realtà ben poche cose, vista l’assenza di percorsi impegnativi. Quindi: – abbigliamento comodo, – scarpe da trekking. Scelgo di indossare queste perché so che Dana ama i luoghi molto fangosi, i mucchi di pietre, l’erba alta etc, e dato che avrà il guinzaglio la dovrò seguire OVUNQUE. Ebbene si, lascio che si sporchi, che esplori zone anche un po’ più selvagge, altrimenti non avrebbe senso, ci limiteremmo al giardino di casa. – Zaino per Dana. Ne ho acquistato uno su Amazon molto economico. Per quello che ho pagato va molto bene ma devo ammettere che mancano delle cose secondo me fondamentali. Dedicherò un articolo a questo, perché credo sia molto importante avere uno zaino bene attrezzato. – Pettorina e guinzaglio. Decido di non portare nulla per allungare il guinzaglio perché le prime volte Dana potrebbe essere troppo agitata e piena di adrenalina, scattare e infilarsi in posti strani e soprattutto perché potrebbero esserci animali liberi. Un guinzaglio troppo lungo mi impedirebbe di raggiungerla immediatamente e metterla in salvo. – Marsupio o borsina da appendere ai pantaloni. Per questo tipo di uscita serve portare davvero poca roba, come per esempio un pacchetti di fazzoletti, le chiavi di casa, il cellulare e poco altro. Ah, in questo periodo … sì alla mascherina e ai guanti per proteggerci dal maledetto. FEEDBACK: Dana è stata brava, non era mai uscita fuori dalla proprietà, era curiosa, ha mangiato erba, rincorso le farfalline ed esplorato nel fango. Unico neo, lo zaino. All’inizio era tranquilla, anche se notavo un po’ di fastidio quando mi fermavo troppo. Invece quando riprendevo a camminare si “tranquillizzava”, probabilmente perché la curiosità, gli odori e posti nuovi la distraevano. Poi la nota un po’ più dolente: il ritorno. Dopo aver assaporato la natura, non voleva saperne, comprensibilmente, di rientrare nello zaino… e una volta dentro, ogni tanto si agitava. Inizialmente mi piangeva il cuore, ma credo sia il giusto compromesso. Vederla così felice nel suo essere selvaggio, curioso e giocoso mi allontana da ogni senso di colpa dato dalla “costrizione” dello  zaino. Dovremo semplicemente abituarci… anche perché Dana non è un cane, non mi segue nella camminata, quindila passeggiata va fatta con lei nello zaino e le soste vanno pianificate in luoghi tranquilli e isolati per farla uscire e seguirla così nei suoi movimenti. LO ZAINO: Vorrei spendere un paio di parole su questo formidabile e necessario oggetto. Vi racconto un po’ il mio approccio, del tutto personale, che non vuole essere un consiglio professionale ed oggettivo. Considerando il fatto che Dana è una micia selvaggia, non ama stare troppo chiusa in un luogo per tanto tempo (figuriamoci in uno zaino), ho deciso di procedere per gradi. Appena ricevuto e scartato, appoggio lo zaino aperto sul pavimento, in modo dare la possibilità a Dana di farci amicizia. Infatti, dopo averlo annusato per bene, decide di entrarci di sua volontà, come se fosse una delle scatole che le lascio in giro per casa. Quindi, step uno, andato. Arriva il fatidico giorno dell’uscita. Tento inizialmente la strategia dell’entusiasmo umano: la prendo e cerco di inserirla nello zaino. ERRORE! Potete immaginare la reazione di Dana: “Nessuno mi dice cosa devo fare, chiaro..?”. Così decido di usare la strategia della MORBIDEZZA. Qualcosa tipo “Dana, luce dei miei occhi, mi porteresti a fare una passeggiata?” Allora la chiamo e aspetto che si decida di salire sul mobile in cucina, vicino alla portafinestra dalla quale usciamo per andare in giardino. Quella è la postazione dove ci prepariamo con pettorina e guinzaglio. Già con lo zaino indossato (non sulla schiena ovviamente ma come nella foto in copertina), la preparo e attendo che entri da sola e piano piano… Ora, non che sia stata una passeggiata eh, ma abbiamo trovato un compromesso.  Inoltre, con lo zaino adatto diventa molto piacevole e divertente!  Mentre qui vi lascio i link all’articolo relativo alla preparazione di un viaggio che comprende diversi giorni: VIAGGIARE CON IL GATTO: COSA PORTARE? Rimanete sintonizzati! Vi abbracciamo forte -CatressEye-

QUARANTENA CON UNA GATTA: il mondo dalla finestra di casa

Partite! Spartiti Pesi ed armonie del cuore. L’Amore è il filo conduttore. Leitmotif. Segno distinguente e somatico. Tracciato a condurre la nostra direzione. Azione irradiata tra spazi e tempi infiniti. Lasciando una traccia frequenza di battiti all’unisono che si comprendono e si compenetrano. La sapiente felina,  essenziale modanatura vivente,  amplifica la voce interiore. Ogni passo diventa viaggio e diapositive. Insieme. – Il viaggio di Martina e Dana di Erika Gamarino Questa bellissima poesia è stata composta proprio per noi da Erika Gamarino, una delle protagoniste di questa nostra settimana. Considero Il viaggio di Martina e Dana un po’ il simbolo di questi primi sette giorni di clausura. Perché sono tempi duri questi, impegnativi per tutti, ma non dobbiamo perdere la speranza, la carica positiva che ci fa stare svegli e consapevoli in un momento così oscuro. Piangersi addosso, disperarsi o lasciarsi andare. A che serve? Servirebbe a peggiorare lo stato emotivo in cui versiamo quotidianamente. Le cose non cambieranno a breve, dobbiamo farcene una ragione ed essere disciplinati, fare dei sacrifici per poter poi ottenere il premio che prima sapeva di normalità, di azione scontata e naturale ma che da quel giorno in poi avrà un sapore speciale, forte, unico. Un abbraccio, una carezza, un bacio. Sembrava tutto così normale, vero?Inoltre, io sono una libera professionista, non percepisco salario mensile e questa faccenda ha messo in ginocchio tutti quelli come me (e non solo, ormai). Ma sapete una cosa? Sopra le mie ginocchia c’è Dana, che mi rassicura e mi fa compagnia e sotto, invece, ci metto un bel cuscino soffice e colorato, così da ricordarmi che sarà più semplice rialzarmi, il dolore sarà sopportabile. Dana rappresenta per me la casa, un pezzo di famiglia, l’amore, la spensieratezza, il calore. Il cuscino è l’atteggiamento mentale, l’approccio emotivo a questa, se pur provvisoria, nuova vita.Questa vicenda ci fa ricordare che tutto può cambiare da un momento all’altro, che bisogna essere forti per noi stessi e per i nostri cari, che è nostro dovere essere il più possibile felici, fare le scelte che noi sentiamo giuste per noi, coltivare le passioni che amiamo, fare le cose che si trovano nella lista del nostro quaderno Cose da fare assolutamente in questa Vita. Raggiungendo un pizzico di pace, equilibrio e felicità personale sarà poi più semplice essere in pace, in equilibrio e felici con chi amate e chi vi circonda. La quarantena diventa più piacevole, perché condividere lo stesso spazio, piccolo o grande che sia, con una persona in guerra con se stessa, infelice e angosciata…. immagino non sia una passeggiata. Quindi approfittiamo per dialogare con noi stessi, cercare di capire cosa si può fare per migliorarci, per arricchire questa preziosa Vita. Fate una lista delle cose che volete assolutamente fare, sia in casa ORA, che una volta usciti da questa situazione. Prendiamoci cura di noi. Finalmente abbiamo l’opportunità di fermarci, riposare, rilassarci e pensare a noi e alla nostra esistenza. Non ci lamentavamo sempre di aver poco tempo per noi? Di non riuscire nemmeno a respirare? Ragazzi, non la faccio facile, anzi. Ce la sto mettendo tutta pure io, ma siamo costretti a reagire. REAGIRE. Come lo vogliamo fare? Non facendo nulla durante tutto il giorno, mangiando schifezze, tirandoci ogni giorno più giù, pensando a quanto sia doloroso tutto questo? O vogliamo pensare al nostro futuro? Perché c’è ragazzi, ci aspetta sto futuro, ma come sarà, dipende solo ed esclusivamente da noi. (Oh, ogni tanto stare sul divano tutto il giorno in pigiama e mangiare qualunque cosa che non abbia meno di 3684 calorie ci sta, sia chiaro, anzi a volte può essere anche terapeutico, ma non deve diventare un modus vivendi.)Io e Dana la lista delle cose da fare la stiamo facendo e alcune di esse le abbiamo già messe in pratica questa settimana. Eccone alcune: LETTURA ALL’ORA DEL THETorniamo alla poesia di apertura.Il Viaggio di Martina e Dana .Una poesia che ben racconta il nostro rapporto e lo spirito con cui affrontiamo la nostra vita insieme. Questo blog è nato con l’idea di “portarvi” con noi nei viaggi che avevamo programmato, ma per ora abbiamo lasciato le valige in un angolino della casa. Così abbiamo deciso di portarvi con noi in un altro tipo di viaggio a abbiamo proposto delle letture all’ora del the, attraverso il live nel nostro profilo Instagram, i cui temi ruotano attorno al viaggio, ai gatti, allo spettacolo, alla natura, insomma, tutto ciò che è affine a Catress Eye. Ne abbiamo fatte due a distanza di qualche giorno: nel primo incontro ho scelto una fiaba ambientata a Trieste, intitolata “La Bora” di Luigina Battistutta, mentre nel secondo ho cercato di coinvolgere attivamente i nostri amici virtuali facendoci inviare dei testi da loro scritti, in modo da vivere un momento artistico creato interamente da noi. Così Erika ha mandato il suo materiale e ne è uscito un pomeriggio a dir poco magico. (Potete seguire Erika Gamarino e leggere le sue poesie su Instagram, il suo profilo è @erikagamarino72). Credo sia stimolante e giusto dar voce anche a chi non è molto conosciuto ma che opera su un filo altissimo e dorato in termini di qualità. Certo, è bellissimo vedere i live di cantanti, attori, musicisti famosi, li guardo anch’io, ci mancherebbe, ma ora, più che mai, siamo sulla stessa barca, sullo stesso livello del mare e tutti possono essere ascoltati. In questa settimana che verrà ci saranno altri due incontri. Giovedì si parlerà di gatti e domenica invece faremo conoscere i testi di un amico che ci segue. Potete seguirci sul nostro profilo Instagram @catress_eye  e se desiderate condividere i vostri racconti o le vostre poesie attraverso la mia voce, potete scrivere a info@catresseye.it IN CUCINA Bisognava pur far passare un po’ di tempo, no? Ebbene, mi sono messa a cucinare. Per me la pizza e per Dana un buonissimo paté. La pizza è stata una passeggiata, la farina era già pronta con tutti gli ingredienti, ma non per scelta mia! Non sono una gran cuoca ma quando

CATRESSEYE : che strano nome!

CATRESSEYE IL BLOG Ciao a tutti e bentornati! Nome un po’ strano il nostro, vero? CATRESSEYECAT + ACTRESS (o, se volete, spostate di un po’ la prima lettera di actress e il gioco è fatto) EYE = il nostro occhio, il nostro punto di vista. Proprio così, vi racconteremo il mondo dal nostro punto di vista e secondo la nostra sensibilità. Adotteremo delle semplici regole in questa avventura condivisa:  Io, Martina, sono attrice, quindi non potrò viaggiare in continuazione. Quindi questo non sarà un blog di viaggi in senso stretto, ma ci divertiremo a raccontarvi anche aneddoti e situazioni di vita di un’attrice e di una gatta in preda alla nostra singolare quotidianità e a darvi PERSONALI consigli sulla vita artistica e felina delle città in cui vivremo. Tutte le necessità di Dana saranno rispettate, non succederà nulla che vada contro la sua volontà o che possa spaventarla. Se c’è una cosa che odierà fare, non la farà. Non vedrete mai Dana agghindata con fiocchetti, collarini tempestati di diamanti, occhiali da sole, scarpette e così via per fare le foto “cool”. Se cercate questo, allora non è il blog giusto per voi. Non la metterò in ridicolo per acchiappare qualche like. Piuttosto i fiocchetti me li metto io. Se la vedrete indossare giubbotti o qualcosa di diverso sarà solo per necessità. Avventura per noi è anche una gita fuori porta che dura una giornata, vicino alla nostra città. Per noi tutto è meraviglia, non solo le destinazioni lontane ed esotiche. Per gli spostamenti useremo Xina, la macchina guerriera, che ci ha portate ovunque senza batter ciglio, ma, non appena finirà il caos causato dal coronavirus, opteremo anche per treni e bus. Per quanto riguarda l’aereo, vorrei prima farle provare un tratto molto breve per vedere come reagisce. Se dovesse star male o soffrire a livello emotivo e nervoso, eviteremo. Ovviamente, se dovesse capitare un’occasione eccezionale, con l’aiuto della veterinaria vedremo come fare. Durante gli spostamenti per lavoro non ci è sempre stato semplice trovare strutture che accogliessero gatti. Anzi, spesso si è rivelata un’impresa. È nostra premura, quindi, soffermarci tanto anche su questo aspetto, in modo da dare consigli anti-scoraggiamento a chi, come me, ama viaggiare con il proprio amico felino. Quindi via libera a strutture alberghiere, ristoranti, locali, bar e via dicendo cat friendly! Tutti gli articoli saranno frutto delle nostre esperienze e sensazioni, nulla di oggettivo! Non saranno mai elargiti consigli sui gatti in generale, ma vi mostreremo il nostro approccio alle diverse realtà che incontreremo. Primo, perché non avrei le competenze e i titoli per farlo e secondo, perché la nostra vita è caratterizzata da ritmi irregolari, stili a volte indisciplinati e sregolati … insomma, siamo NOI. Non considerateci un esempio da seguire!                      Niente. l’8 è il nostro numero, ci piace. Vi abbracciamo, a distanza, forte forte! Se volete conoscerci di più, ecco una bellissima intervista! … Intervistate da TriesteAllNews!

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