Come scritto in un articolo precedente, abbiamo deciso di visitare i luoghi della nostra bella Italia, visto il periodo storico che ha messo il nostro paese in ginocchio anche dal punto di vista economico e turistico.

Poi, diciamoci la verità, viviamo in una terra meravigliosa e questa è un’ottima occasione per scoprirla. Questa volta abbiamo scelto la Carnia.

LA CARNIA

Abbiamo scelto la Carnia, perché si trova nella mia regione (Dana, vi ricordo, è bolognese) e desidero farvela conoscere, passo dopo passo, avventura dopo avventura.

Ma partiamo da qualche informazione generale.

La Carnia si trova in Friuli, precisamente nella zona nord-occidentale della provincia di Udine ed è conosciuta  sopratutto per le Alpi carniche, anche se le sue valli e i suoi fiumi sono davvero spettacolari. Proprio per questa varietà di paesaggi la vegetazione è ampia e comprende diverse specie: abeti, faggi, castagni, orchidee (circa cinquanta specie!), ovviamente funghi, pini, rododendri e molte altre. Una sinfonia di colori.

A proposito di Natura, ecco una bellissima poesia in friulano carnico che a me è piaciuta molto (poi capirete perché):

“ [Bosc das danas]

Si tu spias, cuantche a plûf, il Bosc das danas

tu jôts framieç a jevâ la fumata

freda e lisera, che cumò a plata

e cumò a mostra las plantas lontanas.

 

Ma fûr di jê, e das agas ploianas,

ce che al conoŝ il to voli nol cjata:

ogni ramaç al samea una çata

o un braç dal orcolat o das aganas,

 

ogni zimâl al samea un cerneli.

Al sofla il vint enfra las daŝŝas neras

cun vôs di sum, tantche i riguarts di un vieli.

 

In tar chel nûl, come se al fos un spieli,

tu pos conoŝŝi las tôs poras vieras,

fin che a nol torna il lusôr dal soreli.

Stefano Barbacetto

Traduzione:

[Bosco degli abeti]

Se osservi, quando piove, il “Bosco degli abeti bianchi” / vedi levarvisi in mezzo la nebbia / fredda e leggera, che ora nasconde / ed ora mostra le piante lontane./

Ma all’infuori di lei, e delle acque piovane / ciò che conosce il tuo occhio non trova: / ogni ramo sembra una grinfia / o un braccio dell’orco o delle aquane,/

ogni cimale sembra una fronte./ Il vento soffia tra le fronde nere / con voci di sogno, come i ricordi di un vecchio. /

In quella nube, come se fosse uno specchio / puoi riconoscere le tue paure antiche / finché non torna la luce del sole.

Note:

DANA è parola germanica (tedesco Tanne) usata in Carnia per quello che altrove in Friuli è detto avedin, cioè l’abete bianco.”

Fonte: http://www.carloromeo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=179:lirica-in-carnia&catid=9&Itemid=107

Un motivo in più per amare questo angolo di paradiso 😊

LUOGHI CHE ABBIAMO VISITATO

  • COMPLESSO TURISTICO/AMBIENTALE DI APLIS, che si trova intorno all’hotel in cui abbiamo alloggiato. Carinissimi i laghetti artificiali e molto ben fatti e curati il Museo del Legno e della Segheria Veneziana di Aplis e il Museo Naturalistico ed Esposizione Faunistica.  (https://www.albergoaplisovaro.it/il-centro/)
  • PRATO CARNICO: qui abbiamo attraversato diversi paesini, tipici e affascinanti, e camminato su bellissimi sentieri. Dana ha apprezzato molto! (www.comune.prato-carnico.ud.it)
  • MONTE ZONCOLAN: raggiunto con la funivia Ravascletto/Zoncolan (10€ a/r), abbiamo fatto una bellissima passeggiata in totale tranquillità in mezzo ad una Natura calma e potente. Lì si possono trovare spazi in cui sostare in relax e solitudine. (https://www.turismofvg.it/montagna365/zoncolan)

PESARIIS, in Val Pesarina, conosciuto anche come il paese degli orologi. Lo si può esplorare a piedi seguendo il percorso dell’Orologeria monumentale. Si tratta di un vero e proprio museo all’aperto dove, muniti di “mappa” (gratuita), si possono ammirare diversi orologi ricostruiti ad arte di svariato tipo ed epoca. (http://www.pesariis.it)

  • CASA BRUSESCHI (Pesariis). Costruita nel XVII secolo, è stata la residenza di una delle famiglie più importanti della zona, la famiglia Bruseschi appunto. Molto interessante l’arredamento e gli oggetti quotidiani. Essendo stata abitata fino agli anni 60, lo stile risulta una fusione di epoche e generazioni. La stanza da bagno mi ha colpita particolarmente. (https://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=437)
  • PRADUMBLI (Prato Carnico): paese piccolo ma un vero gioiellino. Attraversandolo con la macchina si possono raggiungere dei luoghi di pace sorprendentemente belli. (Vedi foto)

DANA

La piccolina ha apprezzato molto i sentieri e il Monte Zoncolan. Adora la Natura e … cosa poco romantica… seccare tutti gli insetti e le farfalle che incontra.

Un consiglio! Attenti alle zecche e alle api/vespe/calabroni. Ce ne sono tanti e bisogna fare attenzione. Lei era protetta dalle zecche con la fiala ma ho dovuto allontanarla spesso dagli insetti con pungiglione. Inseguiva anche quelli. E vabbè, beata incoscienza.

Inoltre, Dana è stata ammessa ovunque, dalla funivia ai musei, ai bar. Viaggiare con un gatto è più semplice di quanto pensassi.

Un altro consiglio: quando camminate per paesi, dove si possono incontrare automobili e persone, coprite lo zaino in modo che non prenda paura. Nel nostro caso, Dana sopporta poco tutte le manifestazioni e presenze umane.

GENTE MERAVIGLIOSA

In questa brevissima avventura abbiamo incontrato Anime ospitali e generose, che hanno accolto me e Dana nella stessa maniera. Una coppia di anziani ci ha ospitate in casa ben due volte per pranzare insieme. E pensare che avevo chiesto loro solo un’indicazione. E siamo rimasti amici!

Abbiamo conosciuto Teresa, una ragazza del bar dove sono andata anche lì per chiedere un’informazione. Ha fatto scendere Dana dallo zaino e permesso di esplorare il locale (sempre al guinzaglio). Abbiamo bevuto una birra insieme e chiacchierato sulla vita.

Abbiamo incontrato una coppia di camperisti triestini e una signora del luogo  e insieme abbiamo parlato di quanto sia bello amare ed essere amati, anche da un gatto, non fa differenza.

La donna che lavora al Museo dell’Orologeria che dice che Dana è la benvenuta…

La signora anziana di Pesariis che, seduta sulla panchina in legno del suo cortile, ci ha regalato un po’ del suo prezioso tempo e della sua saggezza.

Potrei andare avanti per un bel po’ … perché ogni giorno e in ogni luogo abbiamo incrociato persone favolose.

DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO

APLIS HOTEL (Ovaro), molto bello, pulito ed accogliente! Buonissima cucina! Personale gentile e molto disponibile. Da tornarci nel modo più assoluto.

https://www.albergoaplisovaro.it/home/

SPECIALITÀ CULINARIE

Tre i piatti che mi hanno colpita:

  • I CJARSONS DELL’APLIS: dall’aspetto simile a quello dei ravioli, ma con l’impasto spesso di patate, ripieni di ricotta e cacao, conditi con burro fuso, cannella e ricotta affumicata
  • Ovviamente, FRICO DI PATATE CON POLENTA: una sorta di frittata di patate e formaggio (Montasio o latteria) accompagnata da polenta.
  • FREGUI DI SPINACI ALLA CARNICA: una specie di gnocchetti di spinaci (simili agli spatzle), con burro fuso e ricotta affumicata.

CURIOSITÀ STORICA

LE PORTATRICI CARNICHE

Un omaggio alle forti donne carniche. Le portatrici erano le donne che, durante la prima guerra mondiale, camminavano per chilometri (anche nella neve, percorrendo sentieri faticosissimi di montagna, pagate una miseria) per raggiungere il fronte e consegnare rifornimenti e munizioni ai soldati.

Un coraggio e una forza che ricordano il soprannaturale e l’eroismo.

http://www.donneincarnia.it/ieri/portatricicarniche.htm


Un articolo lungo questo, ma non sono riuscita a riassumere ulteriormente questa esperienza pazzesca, vissuta tra stupore e meraviglia.

Vi abbracciamo forte e alla prossima avventura!

-CatressEye-

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