VIAGGIARE CON IL GATTO: COSA PORTARE?

VIAGGIARE CON IL NOSTRO MICIO: COSA METTERE IN VALIGIA? Precedente Successivo Si, lo sappiamo, l’estate è iniziata da un pezzo, ma questo articolo è un “quattro stagioni”, perché contiene consigli su cosa portare per affrontare il viaggio con il nostro gatto in modo confortevole e sicuro. Teniamo a precisare un paio di concetti: il primo è che questi sono consigli del tutto PERSONALI, frutto delle nostre esperienze, quindi magari le nostre esigenze sono diverse dalle vostre, ma potete comunque prendere spunto! Ad ogni modo abbiamo già ribadito questo punto in questo articolo (Clicca qui se lo vuoi leggere 😉 ), in cui spieghiamo come funziona il nostro blog.  Il secondo, invece, è un concetto un po’ più articolato ed importante. Viaggiare con il gatto non è semplice e nemmeno sempre “giusto”. Io e Dana abbiamo iniziato da subito, quindi è diventata una sorta di normalità, partendo dalle passeggiate in mezzo alla natura di qualche ora a viaggi veri e propri di media o lunga durata. Quando mi devo spostare per motivi di lavoro e quindi non per una vacanza a noi dedicata, cerco di lasciarla tranquilla a casa, a meno che non abbia altra scelta. Perché credo che in generale il micio non vada sballottato, sopratutto per brevissimi periodi, dato che si dice che il felino abbia bisogno di 2/3 giorni per abituarsi al nuovo ambiente. Il nostro caso, probabilmente, costituisce un’eccezione, perché Dana è abituata e la considera un’avventura tutta da esplorare.  Bando alle ciance! Qui di seguito una lista schematica e chiara delle cose che noi ci portiamo dietro. Ovviamente, se avete altri consigli da fornisci, siamo tutte orecchie!  Per quanto riguarda invece oggetti, accessori, cibi etc, non inserirò le marche da noi utilizzate, ma se siete curiosi e se avete bisogno di informazioni dettagliate, scriveteci pure in privato o in direct sui nostri social e noi avremo piacere di aiutarvi! Iniziamo!   DOCUMENTI! Il libretto sanitario è molto importante e se avete anche il passaporto, portatevelo con voi!  MEDICINALI! Fialette antiparassitarie, lozione per le orecchie, fermenti lattici, probiotici e così via. Si spera sempre che non servano, ma è meglio partire tranquilli. AH! Nello stesso beauty case per medicinali metto sempre una pinzetta … le zecche possono sempre innamorarsi del nostro micio e a volte, purtroppo, la filetta non basta. TRASPORTINO! Per un viaggio comodo in auto o in altri mezzi. (Io non uso più quello rigido, ma una volta comprai per sbaglio uno zaino troppo grande per lei.. così uso quello: lei sta comoda e io posso portarla agevolmente in giro senza impazzire! Una manna per chi si ferma in autogrill e non vuole lasciare in macchina il pelosetto) FEROMONI! Esistono in forma spray e diffusore. Possono essere utili per tranquillizzare il micio in un posto completamente nuovo. (Per chi viaggia in macchina ad esempio, mi hanno detto che funziona molto lo spray da nebulizzare mezzora prima che entri il gatto nell’abitacolo, nel caso dovesse soffrire il mal d’auto. Ma onestamente non abbiamo mai provato, dato che Dana in viaggio si lava, mi guarda e dorme.) TIRAGRAFFI DA VIAGGIO! Inizialmente portavo quello in cartone, scomodo e voluminoso (che vedrete nel video un po’ datato ma ugualmente utile alla fine di questo articolo), ma ora ho trovato una sorta di tappetino che si può anche appendere o legare alla gamba del tavolo. È pieghevole ed occupa pochissimo spazio in valigia. CIBO! Per evitare di impazzire nella ricerca di supermercati e pet store, io di solito mi porto dietro l’umido e le crocchette che lei solitamente mangia, anzi quelle preferite! Perché, dato che non sarà casa sua, cerco il più possibile di rendere il soggiorno piacevole… anche per le papille gustative, in modo che lei associ sempre delle sensazioni piacevoli. BISCOTTINI E CREMINE! Ah beh, fondamentali! Da portare anche durante le passeggiate le escursioni. CIOTOLE! Io ne porto 5: 3 per l’hotel (acqua, umido e crocchette) e due pieghevoli da viaggio, da appendere allo zaino o alla borsa da passeggio: una per l’acqua e l’altra per il cibo o la cremina premio.  POSATE! Avete letto bene! Agli inizi dimenticavo sempre il cucchiaio e la forchettina per versare il cibo. Credetemi, assolutamente un must have! GIOCHI! Scontatissimo, ma lo dico sempre: il micio deve divertirsi e sfogarsi… quindi dobbiamo dedicare loro il tempo necessario per renderli sereni! TAPPETINI IGIENICI! Io li uso per diversi motivi: uno da mettere sotto la lettiera e un altro come base su cui appoggiare le ciotole. Eviteremo così di sporcare il pavimento. COPERTINA PER L’HOTEL! Sempre utile. Ad esempio in hotel la metto sul letto, oppure in cima ad un armadio non troppo alto dove Dana si apposta per controllare la situazione (solitamente lì è moooolto impolverato … dateci un’occhiata e una pulita se non volete che con il vostro gatto arrivino anche insetti morti, palle di polvere etc). SALVIETTINE IGIENICHE! Sempre utili! In hotel il gatto sicuramente salterà sul letto ed è sempre bene dare una pulitina alle zampette.  LETTIERA DA VIAGGIO! Ne trovate di diverse, pieghevoli e resistenti, comodissime da infilare in valigia. SABBIETTA! In viaggio uso quella compostabile vegetale, che si getta direttamente nel wc: eviteremo cattivi odori e buste piene di bisogni appoggiate nell’angolo del bagno. SCOPETTA E PALETTA! La lettiera da viaggio solitamente è scoperta, quindi quando il micio avrà finito di fare le sue cose inizierà a cercare il petrolio… con conseguente inondazione di sabbia per tutto il bagno…  PALETTINA PER RACCOGLIERE I BISOGNINI! Ovvio …  PANNI UMIDI PER LA PULIZIA! Quelli per la casa. Possono servire per pulire eventualmente il pavimento del bagno e, se serve, sopra l’armadio!  BEAUTY CASE E CONTENITORE! Io cerco di stivare tutto dentro due contenitori. ZAINO PER LE ESCURSIONI! Importantissimo per entrambe! Prima o poi dedicherò un articolo solo su questo fondamentale accessorio. MARSUPIO PER GLI EFFETTI PERSONALI! Le tasche dello zaino di Dana non bastano, così ho preso un marsupio bello grande per tutte le cose a noi necessarie. BORSA DA PASSEGGIO! Più piccolina, da mettere a tracolla o sulla spalla, io la

TRIESTE: IL SENTIERO TIZIANA WEISS O DELLA SALVIA

NATURA A TRIESTE: SENTIERO TIZIANA WEISS (O DELLA SALVIA) Precedente Successivo Oggi vi proponiamo uno dei sentieri che abbiamo esplorato a Trieste. Non è molto conosciuto ma molto carino e vale la pena percorrerlo, almeno la parte pianeggiante e quindi meno impegnativa. Dove si trova: noi siamo partite da Santa Croce, c’è un parcheggio subito dopo la frazione. Il punto debole è che il sentiero non è segnalato, almeno partendo da lì e per fortuna abbiamo incontrato una buona anima che ci ha indicato la via.  Cosa troverete: un tripudio di profumi (la salvia fa da padrona), il mare da un lato, il paesaggio carsico dall’altro… insomma, uno spettacolo! Perché “Sentiero Tiziana Weiss”? Tiziana Weiss (Trieste, 2 febbraio 1952 – Verona, 26 luglio 1978) è stata un’alpinista di rilievo internazionale e insegnante di Scienze Naturali, morta dopo una caduta sulle pale di San Martino. Per saperne di più:  https://it.wikipedia.org/wiki/Tiziana_Weiss Consiglio: state molto attenti alle bici che passano ad una velocità a volte sostenuta e ai cani sciolti. Un consiglio non solo per chi (immagino pochi ma sempre buoni) gira con un gatto, ma anche per chi passeggia con bambini e cani di piccola taglia e legati. Inoltre potrebbe essere utile indossare scarponcini da trekking con calzini grossi lunghi e spruzzarsi addosso un po’ di anti zecche. Infine, la presenza di bisce carbone (io la conosco con questo nome, ma si chiama anche biacco o scientificamente Hierophis carbonarius), innocue per noi e preziosissime per l’ambiente. Quindi non spaventatevi e soprattutto non uccidetele! Ecco un articolo a mio avviso interessante su queste creature: https://www.7giorni.info/passione-natura/peschiera-borromeo/il-biacco-un-innocuo-serpente-nero-che-popola-i-nostri-campi.html Qui potete vedere il video di questa bella esperienza! -CatressEye-   Altri percorsi naturalistici a Trieste: NATURA A TRIESTE: LA STRADA NAPOLEONICA NATURA A TRIESTE: IL SENTIERO RILKE NATURA A TRIESTE: LA VAL ROSANDRA  

PARCO REGIONALE DELL’ABBAZIA DI MONTEVEGLIO

Durante l’anno capita di doverci fermare per un lungo periodo in una città, spesso a Bologna, perché come sapete io sono un’attrice e faccio parte della famiglia TeatroAperto/Teatro Dehon (www.teatrodehon.it). Ma non ci scoraggiamo e appena possiamo facciamo qualche scampagnata per scoprire nuovi paesaggi nei dintorni. Questa volta è toccato al Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio. Siamo rimaste particolarmente colpite. DOVE SI TROVA Monteveglio si trova in Emilia Romagna e fa parte del comune di Valsamoggia, a circa 30 km da Bologna. IL PARCO Precedente Successivo Il Parco presenta il tipico aspetto collinare bolognese, con tutta la sua varietà: vigneti, boschi, valli, prati… una gioia per Dana! Si possono seguire diversi percorsi ben indicati e strutturati, semplici e adatti a tutti. Noi abbiamo fatto una passeggiata, attraversando boschi ed esplorato vigneti. https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/aree-protette/parchi/abaz IL BORGO Precedente Successivo Merita assolutamente una visita al Borgo fortificato medievale, una vera perla! Attraverso la porta ad arco della fortificazione si accede al questo piccolo mondo tuttora abitato da alcune famiglie. Una mini città d’altri tempi con ristorante, b&b, gatti che scorrazzano indisturbati, bambini che giocano e famiglie che pranzano all’aperto respirando aria di festa. Abbiamo avuto una bellissima sensazione. Scrivo abbiamo, perché anche Dana era molto tranquilla nello zaino, segno che non c’era nulla che la preoccupasse. Un’altra parte della fortificazione rimasta intatta, oltre alla porta, è costituita da una torre castellana, da cui si può ammirare un paesaggio incantevole. Appena entrate nel Borgo, a sinistra troviamo la torre civica dell’Arengo, usata all’epoca come punto di riferimento per le comunicazioni importanti, mentre a destra  la Casa di San Benedetto, che ospitava pellegrini. https://www.comune.valsamoggia.bo.it/index.php/cosa-vedere-itinerari-in-valsamoggia/93-vivere-valsamoggia/968-il-borgo-di-monteveglio L’ABBAZIA In fondo al Borgo ci troviamo in una piazzetta piccolina con un pozzo, alziamo la testa e vediamo stagliata l’Abbazia di Santa Maria Assunta, fatta costruire per volere di Matilde di Canossa in seguito alla vittoria sull’imperatore Enrico IV. Aprendo il portone per visitarla notiamo subito un cartello con su scritte alcune cose tra cui “no animali” (come ha detto un amico “San Francesco non ha insegnato nulla”). Anche se Dana stava nello zaino, ho preferito non imbattermi in eventuali discussioni, così ci siamo affacciate velocemente e siamo uscite. Peccato perché era davvero molto bella. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Santa_Maria_Assunta_(Monteveglio) MATILDE DI CANOSSA: POLITICA, POTERE E CULTURA NELLE MANI DI UNA DONNA NELL’XI SECOLO Quando si visitano certi luoghi non si può non soffermarsi sull’importanza di alcune figure storiche. Qui una donna che nell’XI secolo che sapeva leggere e scrivere, che conosceva 3 lingue, che governò e comandò, prese epocali decisioni, partecipò alla nascita dell’Università di Bologna… insomma una donna temeraria e influente, non comune per l’epoca. Ecco qualche link per saperne di più: https://www.comune.valsamoggia.bo.it/index.php/storia/93-vivere-valsamoggia/943-matilde-di-canossa http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/matilde-di-canossa/ https://it.m.wikipedia.org/wiki/Matilde_di_Canossa Da Monteveglio è tutto, ci vediamo alla prossima tappa! Esploriamo l’Italia, che ogni suo angolo racchiude bellezza, storia e cultura! Un abbraccio, -CatressEye-

BREVE VISITA A TREZZANO SUL NAVIGLIO

Trezzano è un comune della provincia di Milano ed è situato sul Naviglio Grande. PARCO DEL CENTENARIO Meraviglioso parco che si estende per 160.000 m² e prende il suo nome dal periodo in cui è stato definito: tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo. “L’area in conseguenza del passato utilizzo agricolo è percorsa da cavi irrigui che sono superabili tramite le passerelle in legno esistenti e da un sistema di filari con lo scopo di ricreare la percezione dell’originario ambiente agricolo; nei pressi della costruzione centrale destinata a centro informazioni e punto di ristoro è stato realizzato un piccolo stagno con fondo artificiale. Il Parco è stato affidato ai volontari dell’Associazione Salvambiente per la manutenzione ordinaria, mentre la manutenzione straordinaria è a carico del Comune.” ( https://www.comune.trezzano-sul-naviglio.mi.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=1269 ) Qui c’è anche la possibilità di organizzare feste all’aria aperta e utilizzare delle griglie permanenti e dei tavoli (su prenotazione). Inoltre ci sono molte panchine lungo le passeggiate, giochi per i più piccoli e un bar che, purtroppo, quel giorno era chiuso. Unico neo, ma che non rovina la bellezza del luogo: zanzare zanzare zanzare, a migliaia e affamatissime. Quindi consiglio di munirvi di spray, unguenti, salviettine etc etc, altrimenti si fa fatica a godersi la natura in relax. Dana ha camminato ed esplorato un po’ e dopo un’iniziale diffidenza si è lasciata andare. Purtroppo poi abbiamo incrociato delle persone con dei cani al guinzaglio che ci hanno avvertite che li avrebbero sciolti.     ALTRI LUOGHI D’INTERESSE Chiesa di Sant’Ambrogio Chiesa di San Lorenzo DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO Precedente Successivo Hotel Blu Visconti, con giardino e parcheggio privato. Ci siamo trovate davvero molto bene. Altre caratteristiche: camera pulitissima e spaziosa, balcone con vista lago e gentilezza del personale. Consigliato! http://hotelbluvisconti.it/ DOVE ABBIAMO MANGIATO Picasso Caffè, in piazza San Lorenzo 5. Buona piadina, ottimi gli ingredienti della farcitura e personale davvero solare, gentile e disponibile. Inoltre, un arredamento originale, che propone, sotto il vetro del piano dei tavoli, stampe di opere d’arte. Piacevolissimo!     INFO AGGIUNTIVA A due minuti di macchina dal l’hotel abbiamo trovato ZOOMEGASTORE, negozio molto fornito di cibi e accessori per animali. CHICCA SOCIAL Si denigra spesso la funzione dei social, condannandolo a mera vetrina che illude, nasconde la vita reale e impedisce relazioni vere. Invece per CatressEye non è così! Da Novara è venuta a trovarci Erika, una donna meravigliosa, conosciuta proprio grazie ad Instagram. Abbiamo trascorso una splendida giornata, la quale ha ancor più consolidato la nostra amicizia. Da Trezzano è tutto! Alla prossima avventura! –CatressEye–

LA CARNIA! OVARO, PESARIIS E ZONCOLAN

Come scritto in un articolo precedente, abbiamo deciso di visitare i luoghi della nostra bella Italia, visto il periodo storico che ha messo il nostro paese in ginocchio anche dal punto di vista economico e turistico. Poi, diciamoci la verità, viviamo in una terra meravigliosa e questa è un’ottima occasione per scoprirla. Questa volta abbiamo scelto la Carnia. LA CARNIA Abbiamo scelto la Carnia, perché si trova nella mia regione (Dana, vi ricordo, è bolognese) e desidero farvela conoscere, passo dopo passo, avventura dopo avventura. Ma partiamo da qualche informazione generale. La Carnia si trova in Friuli, precisamente nella zona nord-occidentale della provincia di Udine ed è conosciuta  sopratutto per le Alpi carniche, anche se le sue valli e i suoi fiumi sono davvero spettacolari. Proprio per questa varietà di paesaggi la vegetazione è ampia e comprende diverse specie: abeti, faggi, castagni, orchidee (circa cinquanta specie!), ovviamente funghi, pini, rododendri e molte altre. Una sinfonia di colori. A proposito di Natura, ecco una bellissima poesia in friulano carnico che a me è piaciuta molto (poi capirete perché): “ [Bosc das danas] Si tu spias, cuantche a plûf, il Bosc das danas tu jôts framieç a jevâ la fumata freda e lisera, che cumò a plata e cumò a mostra las plantas lontanas. Ma fûr di jê, e das agas ploianas, ce che al conoŝ il to voli nol cjata: ogni ramaç al samea una çata o un braç dal orcolat o das aganas, ogni zimâl al samea un cerneli. Al sofla il vint enfra las daŝŝas neras cun vôs di sum, tantche i riguarts di un vieli. In tar chel nûl, come se al fos un spieli, tu pos conoŝŝi las tôs poras vieras, fin che a nol torna il lusôr dal soreli. Stefano Barbacetto Traduzione: [Bosco degli abeti] Se osservi, quando piove, il “Bosco degli abeti bianchi” / vedi levarvisi in mezzo la nebbia / fredda e leggera, che ora nasconde / ed ora mostra le piante lontane./ Ma all’infuori di lei, e delle acque piovane / ciò che conosce il tuo occhio non trova: / ogni ramo sembra una grinfia / o un braccio dell’orco o delle aquane,/ ogni cimale sembra una fronte./ Il vento soffia tra le fronde nere / con voci di sogno, come i ricordi di un vecchio. / In quella nube, come se fosse uno specchio / puoi riconoscere le tue paure antiche / finché non torna la luce del sole. Note: DANA è parola germanica (tedesco Tanne) usata in Carnia per quello che altrove in Friuli è detto avedin, cioè l’abete bianco.” Fonte: http://www.carloromeo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=179:lirica-in-carnia&catid=9&Itemid=107 Un motivo in più per amare questo angolo di paradiso 😊 LUOGHI CHE ABBIAMO VISITATO COMPLESSO TURISTICO/AMBIENTALE DI APLIS, che si trova intorno all’hotel in cui abbiamo alloggiato. Carinissimi i laghetti artificiali e molto ben fatti e curati il Museo del Legno e della Segheria Veneziana di Aplis e il Museo Naturalistico ed Esposizione Faunistica.  (https://www.albergoaplisovaro.it/il-centro/) Precedente Successivo Precedente Successivo PRATO CARNICO: qui abbiamo attraversato diversi paesini, tipici e affascinanti, e camminato su bellissimi sentieri. Dana ha apprezzato molto! (www.comune.prato-carnico.ud.it) Precedente Successivo MONTE ZONCOLAN: raggiunto con la funivia Ravascletto/Zoncolan (10€ a/r), abbiamo fatto una bellissima passeggiata in totale tranquillità in mezzo ad una Natura calma e potente. Lì si possono trovare spazi in cui sostare in relax e solitudine. (https://www.turismofvg.it/montagna365/zoncolan) Precedente Successivo PESARIIS, in Val Pesarina, conosciuto anche come il paese degli orologi. Lo si può esplorare a piedi seguendo il percorso dell’Orologeria monumentale. Si tratta di un vero e proprio museo all’aperto dove, muniti di “mappa” (gratuita), si possono ammirare diversi orologi ricostruiti ad arte di svariato tipo ed epoca. (http://www.pesariis.it) Precedente Successivo MUSEO DELL’OROLOGERIA, sempre a Pesariis, dove si possono ammirare oltre cento orologi di diverse epoche, a partire da quelli ricostruiti minuziosamente secondo il modello usato nel 1400. (https://www.turismofvg.it › museiMuseo dell’Orologeria Pesarina – Turismo FVG) CASA BRUSESCHI (Pesariis). Costruita nel XVII secolo, è stata la residenza di una delle famiglie più importanti della zona, la famiglia Bruseschi appunto. Molto interessante l’arredamento e gli oggetti quotidiani. Essendo stata abitata fino agli anni 60, lo stile risulta una fusione di epoche e generazioni. La stanza da bagno mi ha colpita particolarmente. (https://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=437) Precedente Successivo PRADUMBLI (Prato Carnico): paese piccolo ma un vero gioiellino. Attraversandolo con la macchina si possono raggiungere dei luoghi di pace sorprendentemente belli. (Vedi foto) DANA La piccolina ha apprezzato molto i sentieri e il Monte Zoncolan. Adora la Natura e … cosa poco romantica… seccare tutti gli insetti e le farfalle che incontra. Un consiglio! Attenti alle zecche e alle api/vespe/calabroni. Ce ne sono tanti e bisogna fare attenzione. Lei era protetta dalle zecche con la fiala ma ho dovuto allontanarla spesso dagli insetti con pungiglione. Inseguiva anche quelli. E vabbè, beata incoscienza. Inoltre, Dana è stata ammessa ovunque, dalla funivia ai musei, ai bar. Viaggiare con un gatto è più semplice di quanto pensassi. Un altro consiglio: quando camminate per paesi, dove si possono incontrare automobili e persone, coprite lo zaino in modo che non prenda paura. Nel nostro caso, Dana sopporta poco tutte le manifestazioni e presenze umane. GENTE MERAVIGLIOSA In questa brevissima avventura abbiamo incontrato Anime ospitali e generose, che hanno accolto me e Dana nella stessa maniera. Una coppia di anziani ci ha ospitate in casa ben due volte per pranzare insieme. E pensare che avevo chiesto loro solo un’indicazione. E siamo rimasti amici! Abbiamo conosciuto Teresa, una ragazza del bar dove sono andata anche lì per chiedere un’informazione. Ha fatto scendere Dana dallo zaino e permesso di esplorare il locale (sempre al guinzaglio). Abbiamo bevuto una birra insieme e chiacchierato sulla vita. Abbiamo incontrato una coppia di camperisti triestini e una signora del luogo  e insieme abbiamo parlato di quanto sia bello amare ed essere amati, anche da un gatto, non fa differenza. La donna che lavora al Museo dell’Orologeria che dice che Dana è la benvenuta… La signora anziana di Pesariis che, seduta sulla panchina in legno del suo cortile, ci ha regalato un po’ del suo prezioso

CIVITAVECCHIA, TRA MARE E TEATRO!

BREVE SOGGIORNO A CIVITAVECCHIA TRA LAVORO E PIACERE … SEMPRE IN COMPAGNIA DI DANA! Precedente Successivo Civitavecchia è un comune della città metropolitana di Roma Capitale, si affaccia sul mar Tirreno. Di origine etrusca, è uno dei porti più importanti del nostro paese in termini di marineria e commercio. La città è ricca di storia, cultura e luoghi affascinanti. Visto il poco tempo a disposizione, non siamo riuscite a visitarla in lungo e in largo ma posso consigliarvi quello che abbiamo visto e quello che ci hanno consigliato: il mare, soprattutto al tramonto. La Fortezza Michelangelo Il porto storico Terme Taurine o di Traiano La Cattedrale di San Francesco d’Assisi Il centro storico (una chicca!) www.comune.civitavecchia.rm.it DANA E IL MARE #2 Purtroppo era molto ventilato anche qui, i rumori molto forti e Dana non ha apprezzato particolarmente lo spettacolare tramonto che illuminava magicamente il paesaggio. Precedente Successivo TEATRO NUOVO SALA GASSMAN È qui che stiamo provando lo spettacolo L’Estate di San Lorenzo, scritto e diretto da Enrico Maria Falconi, con Enrico Maria Falconi, Ester Botta, Stefano e Claudio Scaramuzzino, Ramona Gargano e la sottoscritta. Questo teatro è una perla per vari motivi: la passione genuina e pura di  tutta la squadra di Blue In The Face, l’Associazione Culturale che gestisce questa scatola magica, la sua posizione (è a due passi, ma proprio due, dal mare), gli spettacoli di qualità proposti in cartellone  e i corsi di formazione attoriale. Qui potete trovare un po’ di informazioni sull’Associazione e sulle attività: www.blueintheface.net/produzione.html Precedente Successivo DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO A CIVITAVECCHIA  Dopo qualche ricerca di strutture che ospitassero anche gatti, mi sono imbattuta in Villa Susanna. Ottimo rapporto qualità prezzo, camera super pulita e molto grande dove Dana poteva scorrazzare con i suoi giochini. La signora che lo gestisce è puntualissima, gentile e solare. Si trova in via Giacinto Bruzzesi ed è a 15 minuti circa a piedi dal mare. Solitamente quando trovò una struttura che mi ispira e che accetta anche animali, chiamo sempre per specificare la presenza di una gatta.. non di un cane, perché spesso fanno differenza (capisco anche eh); ma la signora si è dimostrata subito carina e sorridendo ha detto: “noi non facciamo differenze”. Meraviglia!  http://www.susannabedandbreakfast.com/home-992.html Precedente Successivo Mi sento di consigliare La Taverna del Moro, situato nel centro storico di Civitavecchia. Questo ristorante offre baccalà e altre specialità tradizionali a base di pesce. Ho mangiato da dea! Pesce strepitoso, vino delizioso e dolce eccezionale. https://www.ristorantetavernadelmoro.com Che dire, soggiorno breve ma intenso!  Ovviamente se avete dei consigli su cosa altro visitare a Civitavecchia, scrivete pure nei commenti!   Un abbraccio e alla prossima avventura! -CatressEye-

ALLA SCOPERTA DEL MARE DI LIGNANO E … DI HEMINGWAY!

“Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore” Ernest Hemingway LIGNANO RIVIERA Precedente Successivo Ho scelto di fare una breve escursione fuori porta al mare. Perché Lignano? La spiegazione è semplice! In questa località ho trascorso tutte le estati della mia infanzia e adolescenza e per questo ne sono molto affezionata. In più, sentendola familiare, ho voluto provare a portarci Dana. Lignano Riviera è una frazione della città di Lignano Sabbiadoro. Ci troviamo nel Friuli Venezia Giulia, nella provincia di Udine. È considerata la parte più tranquilla di Lignano ed è solitamente consigliata alle famiglie o a chi preferisce evitare la folla di giovani che trascorrono vivacemente l’estate al mare. Ovviamente è situata sul mare a due passi dal Tagliamento e alla sua foce si trova anche una zona libera per chi ama andare al mare con il proprio cane. Ma questo, se pur bellissimo, non ci riguarda. Non potrei mai nemmeno lontanamente pensare di portare la mia gatta tutto il giorno sulla spiaggia. Sarebbe folle. Inoltre, sempre a Riviera, ci sono diversi stabilimenti per soli umani e una zona attrezzata per cani, Spiaggia di Duke, anch’essa vicino alla foce del fiume, che offre diversi servizi, come ombrelloni, servizi igienici e docce. Lignano in generale è molto animata in estate, mentre durante le altre stagioni è più tranquilla e poco frequentata ed è proprio in questo periodo che questo luogo mi affascina. Il suono del mare è l’unica musica che si riesce a sentire. Non è meraviglioso? Torniamo a noi. IL GATTO SULLA SPIAGGIA: SI O NO? Premetto che non è alta stagione e c’era davvero poca gente e ben distanziata, visto il periodo COVID-19, quindi teoricamente la situazione avrebbe potuto essere ideale per Dana… MA. C’era molto vento e il mare era molto agitato. All’inizio lei non vedeva l’ora di uscire dallo zaino per capire dove si trovasse, così, non appena arrivate vicino al bagnasciuga, ho steso l’asciugamano, non senza fatica per le raffiche che si divertivano a spostare prontamente gli angoli. Ho voluto stendere il telo perché non volevo che Dana appoggiasse subito le zampe sulla sabbia, avevo paura si spaventasse o la annusasse di colpo e respirarne qualche granello.  Quindi la soluzione migliore mi sembrava quella di “un passo alla volta”.  Inginocchiata, ho aperto lo zaino. Dana si è affacciata e subito si è infilata sotto il mento, come per cercare protezione. L’ambiente era troppo vasto, aperto e i rumori del vento e delle onde troppo forti. Ci ha impiegato un po’ per abituarsi, ma non ho voluto forzare. Non era serena. Quindi dopo un po’ abbiamo deciso di tornare indietro. PERSONALI CONSIDERAZIONI Probabilmente vi chiederete “ma che articolo è? Non ci hai detto niente, non è stata una bella avventura, non hai un granché da raccontare”. Forse. Ma una cosa è sicura. Mi piace l’idea di far capire a tutti i “padroni” di gatti che bisogna rispettare i tempi, i limiti e le paure. Fare qualche passo indietro per la loro serenità. Con Dana non ho voluto forzare la mano, perché se decidi di vivere con un altro essere e soprattutto se questo essere è sotto la tua responsabilità e protezione, è un dovere far in modo che vivano felici e non al nostro servizio.  Purtroppo vedo tanti video e foto dove gli animali da compagnia vengono scimmiottati e ridicolizzati o, ancor peggio, “maltrattati” per fare questo o quel video carino acchiappa likes.  Questo, a mio modo di vedere, non è amore. Scritta la filippica, credo che riproverò a portare Dana al mare in una giornata tranquilla, dove la spiaggia non è troppo grande, con il mare calmo e in assenza di vento. Poi se anche in quel caso non starà bene, opteremo per altre destinazioni.  PARCO HEMINGWAY Questo bellissimo parco è situato a Lignano Pineta, un’altra frazione della città di Lign ano Sabbiadoro (UD) ed è dedicato allo scrittore Hemingway, il quale trascorse diversi soggiorni proprio in questa località. Inoltre una parte di questo gioiello è dedicata proprio a lui, attraverso mostre fotografiche permanenti.  Il Parco Hemingway offre molte attrattive, come ad esempio un percorso fitness attrezzato all’aperto, un’area dedicata agli eventi live e parco giochi per i bimbi.  QUANTO CI PIACE IL GATTARO ERNEST HEMINGWAY! Ebbene si, il Premio Nobel Hemingway era un vero gattaro e si dice ne avesse avuti circa 150!  Era affascinato dai gatti a sei dita, un amore, questo, nato attraverso l’incontro con Biancaneve, una gattina polidattile regalatagli da un capitano di Marina.  Questa gatta speciale era amatissima dallo scrittore e visse nella sua casa a Key west, in Florida, diventando mamma e nonna di tantissimi gatti, trasmettendo ad alcuni di loro la sua caratteristica. Il signor Hemingway amava circondarsi di felini anche quando lavorava e assegnava loro nomi di colleghi, di personaggi famosi, ma anche fantasiosi. Qualche esempio? Ava Gardner, Marilyn Monroe, James Joyce…  Quando lo scrittore si trasferì a Cuba, non volle rinunciare alla compagnia dei felini.  Il suo era un amore totale, fatto di affetto incondizionato e rispetto. Inoltre ammirava l’anima del gatto, il suo modo di essere e vivere la vita: “I gatti dimostrano di avere un’assoluta onestà emotiva. Gli esseri umani, per una ragione o per l’altra, quasi sempre riescono a nascondere i propri sentimenti. I gatti no.” Ernest Hemingway Non è splendida e vera questa considerazione? Si dice ne avesse più di 50 … Oggi alcuni discendenti di Biancaneve sono ancora vivi e circa la metà di essi sono polidattili! Si trovano nel THE ERNEST HEMINGWAY HOME AND MUSEUM, al numero 907 di Whitehead Street, una delle principali mete turistiche della zona! DOVE MANGIARE Precedente Successivo Al ritorno verso Trieste ci siamo fermate in un ristorante “Alle Griglie”. Rapporto qualità – prezzo ottimo. La carne era eccellente, il vino sfuso sublime, i dolci pazzeschi e il personale di una gentilezza e solarità disarmanti! Qui si può mangiare sia carne che pesce e propone una buona varietà di piatti tradizionali. Insomma, consigliatissimo! Si trova in via

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