La sorprendente resilienza di Freya: dall’isolamento alla lotta per la guarigione

È arrivato il momento di presentare ufficialmente FREYA, quarta e ultima arrivata in famiglia CatressEye.

Voglio essere sincera… questa non è stata un’adozione “programmata”, anche perché adottai Loki per far sì che Sole avesse un fratellino (che è diventato un fratellone di 6 kg … a dieta!) nei periodi in cui mi assentavo da casa per motivi di lavoro. (Qui potete trovare l’articolo su Sole: Piccolo Re Sole! e su Loki: Loki, il gigante buono! )

Parto più o meno dal principio… 

Premessa.

Freya e Loki sono due di tre fratelli. La terza, Dafne, è rimasta in Oasi “per scelta”, nel senso che ci ha fatto capire chiaramente che quello è il SUO luogo. (In sintesi, è stata tentata un’adozione da una ragazza bravissima con gli animali e i gatti in particolare, preparata, paziente e amorevole,  ma non è andata a buon fine. Così abbiamo rispettato il suo desiderio di rimanere in Oasi, tra i gatti che ha scelto come sua famiglia).

Torniamo a Freya.

Per quanto riguarda il rapporto tra fratelli, diciamo che dopo qualche mese dal loro arrivo in Oasi si sono staccati. Dafne per prima, aveva già scelto la sua zona e i suoi aMici. 

Dei tre fratelli, lei era la meno domestica, nel senso che era molto diffidente, non si faceva avvicinare da noi umani, mentre con i gatti è decisamente socievole.

Dopo aver adottato Loki, notai che lei iniziava sempre di più a fissarmi, anche da lontano… spesso me la ritrovavo nel campo visivo… lontana…ma presente! E dire che l’Oasi felina di Trieste è bella grande eh!

Ad un certo punto ha iniziato ad ammalarsi.

Una precisazione: Loki, Dafne e Freya sono gatti particolarmente delicati ne fragili, non sappiamo esattamente il loro trascorso o la storia della mamma né tantomeno del papà, ma sono soggetti un po’ sfigatelli (vi piace il termine medico-scientifico?). 

Infatti Loki è arrivato a casa con le placche alla gola, diarrea e sotto antibiotico, Dafne si è ammalata ma è riuscita a riprendersi e quindi a fare il vaccino.

Mentre Freya … 

Dicevo, Freya iniziò a stare male e nonostante gli antibiotici sembrava non volesse riprendersi, così, dato che a casa c’erano già Sole e Loki (Didi vive in un’altra stanza, separata dagli altri perché non ne vuole sapere dei suoi conspecifici) e non volevo si prendessero qualcosa, decisi di lasciarla ancora in Oasi ed aspettare che guarisse.

Ma il tempo passava e la piccolina stava sempre male, con scolo, tosse e respiro affaticato.

La veterinaria disse “il problema è che se la lasci qui, in mezzo a 160 gatti, rischia di prendersi altro o comunque di non guarire, dato che ha le difese immunitarie basse. Secondo me è meglio che la porti a casa e la tieni isolata così la probabilità che guarisca prima è molto alta”.

Bene. 

La portai a casa, con mille preoccupazioni, perché l’unica stanza adatta era quella di Didi, quindi inutilizzabile. 

L’unica opzione era tenerla in camera da letto.

NB: LA COSA PIÙ SBAGLIATA DA FARE IN UN INSERIMENTO!

(Ma di questo ne parlerò in un altro articolo più in là)

L’idea era di tenerla due settimane sotto cura (integratori, cortisone con distanziatore, antibiotici, omeopatici etc..) ma alla fine arrivammo ad un mese di isolamento. 

Sole e Loki erano GIUSTAMENTE insofferenti e stressati per il divieto di entrata nella camera che frequentavano abitualmente, anche se per tutto il periodo dormii sempre con loro sul divano (non divano letto, ma divano) nel salotto.

In realtà anch’io ero un bel po’ stanca, tra cure, cambi continui (uno per stare con Freya, uno per stare con Didi e un altro ancora per stare nel resto della casa, per non parlare dei saponi disinfettanti che utilizzavo più volte al giorno, tanto che le mani mi si stavano sbriciolando :-D.

In comune accordo con la veterinaria, decidemmo di liberare Freya, dopo l’iter di inserimento (ma ormai eravamo partiti malissimo, dandole la stanza da letto), anche perché, non capendo perché Freya non si riprendesse nonostante gli esami del sangue, eravamo arrivati alla conclusione che lei sarebbe rimasta “cronica”.

Non vi racconto tutte le difficoltà durante l’inserimento … Vi dico solo che dopo quasi 5 mesi ci stiamo lavorando quotidianamente e a piccoli passi. 

Ci sono dei grossi miglioramenti e sono decisamente ottimista.

Solo che … nel frattempo ha avuto una grossissima ricaduta, tanto che ho avuto la paura di perderla. Febbre altissima, totale inappetenza e mancanza di risposta agli stimoli … 

Dopo una prima “botta” di cortisone e antibiotici sembrava stare meglio ma la notte successiva iniziò a non riuscire a stare in equilibrio.. cadeva, le pupille oscillavano da una parte all’altra e così anche la testa. Dovevo sostenerla quando doveva fare i bisogni in lettiera. 

Non volevo salisse sul letto per paura che cadesse e decisi di dormire con lei per terra, lei aggrappata a me. 

Io con le lacrime. 

Mi sentivo impotente.

Iniziammo così un altro ciclo di terapie con una visita più approfondita in un’altra clinica in città.

Le analisi non erano buone ma nemmeno tragiche, nel senso che gli organi principali come fegato e reni erano ok, però risultava una importante infiammazione e una tosta anemia, in più, pesava solo 3,2 kg.

Altri antibiotici. 

Praticamente non ha mai smesso di prendere medicinali. 

Per più di 5 mesi.

Lei, una guerriera.

Arriviamo ad oggi.

Metà agosto 2024.

Pesa 3,6 kg, mangia come una lupetta e gioca come una furia. Sempre storta con la testolina, si muove in modo un po’ strano, ma è un’altra gatta.

Sole e Loki iniziano ad accettarla, anche se lei è impegnativa perché è invadente e vuole giocare continuamente con loro. Loro… decisamente meno! 

Ma sono tanto bravi!

Sta per finire l’ultimo ciclo di antibiotici e speriamo non abbia altre ricadute.

Forza piccolina!

Se vi va, seguite tutti gli aggiornamenti sui nostri canali social!

IG

FB