VENZONE, UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA!
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Così siamo ripartite, che il desiderio di avventura era ogni giorno sempre più forte, tanto da dover rispondere al suo richiamo, con la solenne promessa di non fermarci più così a lungo. Io e Dana siamo fatte per esplorare il mondo. A modo nostro.
Ci siamo preparate, abbiamo fatto la valigia e… via!
Ah! Cosa abbiamo messo in valigia? Ecco in questo articolo qualche consiglio utile: COSA PORTARE?
Abbiamo scelto Venzone, un borgo medievale fortificato situato a fianco del Tagliamento.
Ho trovato sul web questa frase: “Villaggio ideale dove è bello vivere”. Così ho deciso di vedere con i nostri occhi se questo Venzone rispecchia effettivamente questa definizione.
Ebbene… abbiamo trovato la risposta quasi immediatamente.
Accoglienza strepitosa ovunque, dai bar, ai negozi, alla Locanda dove abbiamo alloggiato. Ci siamo sentite subito a casa e questa è una sensazione impagabile quando si viaggia.
CURIOSITÀ
- Venzone è iscritto al club “Borghi più belli d’Italia” e nel 2017 è stato nominato “Borgo dei borghi”.
- Dal 1991, nel mese di ottobre, si svolge la famosa Festa della Zucca, in cui il borgo torna indietro nel tempo attraverso una spettacolare rievocazione storica e si anima attraverso taverne e bancarelle che propongono diversi tipi di pietanze a base di zucca.
- Nel 1957 a Venzone fu girato“Addio alle armi” di David O. Selznick (trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Hemingway) e nel 1959 “La Grande Guerra” di Mario Monicelli. Pensate ad una cittadina tranquilla come Venzone negli anni ’50 invasa da troupe di Hollywood e Cinecittà! (Tornando a Hemingway … sapete che amava follemente i gatti? L’ho raccontato in quest’articolo: Hemingway e i gatti!)
COSA ABBIAMO VISITATO
LE MURA. Il borgo è cinto da mura, lungo le quali è possibile fare delle piacevolissime passeggiate.
PIAZZA DEL MUNICIPIO, dove si erge il Palazzo Comunale, costruito tra il XV e il XVI secolo. Nel porticato, accessibile a tutti, è possibile leggere la storia di questa cittadella grazie all’esposizione di pannelli corredati di immagini suggestive ed emozionanti.
PALAZZO ORGNANI MARTINA, bellissimo edificio cinquecentesco che ospita la mostra TIERE MOTUS, STORIA DI UN TERREMOTO E DELLA SUA GENTE. Purtroppo l’esposizione era chiusa, ma siamo entrate nel grazioso cortile che espone delle opere d’arte applicate sulle grate delle finestre.
Il DUOMO, ovvero la CHIESA DI SANT’ANDREA, risale al 300 ed è in stile romanico-gotico. L’edificio è stato distrutto dal terremoto del 1976, quel terribile sisma che mise in ginocchio il Friuli, ed è stato ricostruito per anastilosi dal 1988 al 1995. Per anastilosi è una tecnica attraverso la quale si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione andata distrutta.
L’EX CAPPELLA DI SAN MICHELE E LE MUMMIE DI VENZONE. Molto bella all’esterno, questa cappella conserva le famose mummie di Venzone. Ne sono rimaste poche a causa del terremoto (15 intatte su 21). Lo stato di questi corpi è frutto di un fenomeno naturale, dove la muffa Hypha bombicina Pers ha disidratato i tessuti impedendone la decomposizione. La più antica, “il Gobbo”, è stata trovata a metà del ‘600 in una tomba trecentesca sita all’interno del Duomo. Per la visita è necessario il pagamento di un gettone di 2€, acquistabile nei negozi nella zona.
I resti della CHIESA DI SANTA CHIARA GIÀ DI S. MARIA, ex convento delle Clarisse. Ha origini duecentesche ed è situata subito fuori dalle mura della cittadella.
I resti della CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA. Questa chiesa risale alla prima metà del ‘300 e che è stata distrutta dal terremoto.
La CHIESA DI SANTA CATERINA E LA NATURA CIRCOSTANTE. Dal borgo di Venzone abbiamo camminato verso il monte Bedede fino ad arrivare a questa piccola graziosissima chiesa. Non abbiamo potuto visitare l’interno perché era chiusa, ma dalle finestre, chiuse solo da inferriate, abbiamo potuto sbirciare. Tutt’intorno tanto verde, a partire dall’ampio giardino che potete vedere in una delle immagini qui sopra. Alla sinistra una strada che porta, credo, ad un piccolo complesso residenziale. Scrivo “credo” perché i rumori di tagliaerba, latrati di cani nei giardini e qualche automobile di passaggio hanno fatto sì che Dana si sentisse un po’ insicura, così, arrivate fino ad un certo punto, abbiamo deciso di tornare indietro ed esplorare la zona alla destra della chiesa. Ecco, questa zona ci è piaciuta tantissimo perché constava in un sentiero boschivo molto bello e immerso nella natura, l’antico sentiero celtico che porta a Gemona. Fortunatamente non abbiamo incontrato nessuno e ce la siamo goduta!
PORTIS VECCHIO, una frazione del comune di Venzone, rimasta ferma al 1976, anno del tragico evento. È stato impressionante vedere un intero paese immobile, con ancora elementi di mobilio all’interno delle case, come se conservassero momenti di serena quotidianità, distrutta improvvisamente e irreparabilmente da quel terribile terremoto. Ho letto che questo è l’unico paese a non essere stato ricostruito. Ma non è davvero morto, perché è diventato un polo di addestramento della SERM Academy, che si occupa della gestione delle criticità in caso di emergenza sismica. In questo luogo Dana era un po’ agitata, non voleva stare nello zaino, tanto che poi l’ho lasciata camminare un po’. La cosa che mi ha impressionata è che ad un certo punto ha raggiunto una porta d’ingresso di una casa e ha iniziato a grattarla. Poi, una volta capito che non potevamo entrare, si è adagiata sul pavimento lì davanti ad “aspettare”. Comportamento inconsueto da parte sua, che nei luoghi per lei nuovi difficilmente si ferma e ancor meno ci si sdraia.
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DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO
LOCANDA AL MUNICIPIO. Situata in via Glizoio di Mels, proprio accanto a piazza Municipio, la Locanda è una struttura molto carina, con camere confortevoli e pulitissime. Il personale davvero molto gentile e disponibile!
Dettaglio per me non trascurabile: a colazione ho mangiato il croissant più buono della storia!
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QUALCHE CONSIGLIO EXTRA
Il RISTORANTE DELLA LOCANDA AL MUNICIPIO offre piatti tipici davvero gustosi e vini molto buoni.
In particolare mi sento di consigliare vivamente:
GNOCCHI ALLA VALLEGGIANA, con pomodoro, funghi, speck e panna.
TAGLIATELLE FATTE IN CASA con asparagi, pomodorini, speck, S. Daniele
FRICO DI PATATE con pancetta affumicata e cipolla e polenta come contorno.
Ho sempre accompagnato questi piatti con Tocai friulano.
I PROFUMI DEL BOSCO! Un bellissimo e suggestivo negozio/laboratorio di saponi. Appena entri in questo shop ti senti avvolto da una bellissima energia e da tanti profumi, tutti in armonia tra loro e l’allestimento dell’esposizione ti dà la sensazione di essere parte di un piccolo mondo fatato. L’ho definito anche laboratorio perché, attraverso una vetrata, puoi vedere come producono i saponi esposti. Qui abbiamo fatto degli acquisti, tra cui uno spettacolare sapone alla zucca che ho utilizzato anche come detergente per il viso. Assolutamente consigliato!!!
Altre caratteristiche che abbiamo amato de I profumi del Bosco? Senza dubbio la gentilezza e la simpatia della famiglia che lo gestisce. Pensate che chiesi info e consigli su qualche itinerario lì in zona e la risposta? Il titolare fece subito una ricerca su internet e stampò gli itinerari con tanto di spiegazione e foto. Sono gesti che rimangono nel cuore.
Potete visitarli virtualmente e fare anche degli ottimi acquisti qui: I Profumi del Bosco
Come vedete, non si finisce mai di scoprire luoghi meravigliosi e non serve andare troppo lontano!
Alla prossima avventura!
-CatressEye-
Ecco qui il video che riassume la nostra breve ma bellissima avventura!